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Disturbi del Comportamento Alimentare o DCA

Dott.ssa Virgilia Crescenzi • 7 maggio 2024

Disturbi del Comportamento Alimentare (o DCA), sono classificati in:


  • Anoressia Nervosa (AN);
  • Bulimia Nervosa (BN);
  • Disturbo da Alimentazione Incontrollata (DAI);
  • Disturbo da evitamento/restrizione dell’assunzione di cibo (ARFID),
  • Ortoressia e Vigoressia.


In ogni caso sono comportamenti alimentari atipici e disfunzionali dovuti a


  • problematiche psicologiche legate principalmente all’autostima,
  • pensieri ossessivi legati al controllo del peso e immagine corporea,
  • difficoltà nella regolazione emotiva e perfezionismo


I fattori culturali e le difficoltà nelle relazioni familiari possono concorrere all’insorgenza del disturbo.


Si stima che in Italia 3 milioni di persone potrebbe soffrire di un disturbo del comportamento alimentare (sito ministero della salute), anche se erroneamente, è usuale associare tali disturbi ad un peso basso o eccessivo, in realtà è possibile che il rapporto con il cibo sia compromesso anche in una condizione di normalità.


Attraverso un trattamento Cognitivo-comportamentale è possibile lavorare sulla compromissione dell’autostima e dei pensieri disfunzionali legati al cibo e perciò la remissione della malattia.

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Sono molti fattori che determinano la condizione di sovrappeso: endocrini, genetici, patologie croniche (diabete), patologie associate (sindrome di Prader-Willi), farmaci, dieta ipercalorica, sedentarietà e fattori psicologici, fattori socio-economici.
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Victor Hugo scrisse: “Ma nonostante avesse tanti motivi per prendere la vita allegramente, messer Robert d’Estouteville la mattina del 7 gennaio 1482 s’era destato imbronciato e di nerissimo umore. Perché? Non lo sapeva nemmeno lui.” L’umore è come una “lente” attraverso cui percepiamo il mondo, le situazioni e i pensieri quindi li valutiamo in base al colore che ha la lente. La depressione , ad esempio, porta l’individuo a provare sensazioni molto negative, pessimistiche, di sconforto e difficoltà ad affrontare il carico della vita di tutti i giorni . Non si prova più piacere a fare le cose che prima catturavano il proprio interesse, tutto diventa nero, i pensieri sono sempre rivolti verso la tristezza, la vita è vista come qualcosa di brutto. E’ un tunnel che non finisce mai e si mantiene così. Aaron Beck psicoterapeuta cognitivo comportamentale cercò di concettualizzare la depressione determinandone gli schemi di funzionamento e fattori di mantenimento, questo lo portò a capire come affrontare la Depressione attraverso la terapia CBT e questo rese possibile migliorare la sintomatologia della depressione fino ad una remissione dei sintomi. Attualmente la terapia Cognitivo- Comportamentale viene considerata la terapia standard d’eccellenza per cura della depressione.
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