Piazza Cerboni, 34 - San Benedetto del Tronto (AP)
Via Fabriano, 8 - Ascoli Piceno (AP)
Lunedì - Sabato: Su Appuntamento
Come psicologa e psicoterapeuta, mi impegno a fornire un ambiente accogliente e professionale per affrontare una vasta gamma di sfide emotive personali.
Disturbi del Comportamento Alimentare (o DCA), sono classificati in:
In ogni caso sono comportamenti alimentari atipici e disfunzionali dovuti a problematiche psicologiche legate principalmente all’autostima, pensieri ossessivi legati al controllo del peso e immagine corporea, difficoltà nella regolazione emotiva e perfezionismo. I fattori culturali e le difficoltà nelle relazioni familiari possono concorrere all’insorgenza del disturbo.
Sono detti DP quelle modalità di comportamento, pensiero che assumono posizioni rigide e disfunzionali e che possono causare problemi interpersonali, inadeguate capacità di coping e sofferenza per tutto l’arco di vita.
I disturbi di personalità influenzano:
Nel manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi Mentali 5 sono classificati in tre categorie principali: Cluster A, Cluster B e Cluster C.
Nel linguaggio comune, spesso si tende a definire ‘ansia’ un’emozione negativa dal momento che essa sembrerebbe limitare e compromettere la qualità della vita della persona e del suo intero sistema familiare. In realtà, l’ansia ‘buona’ o fisiologica è quella reazione adattiva che mobilita tutte le risorse psicofisiche e cognitive dell’individuo, predisponendolo ad affrontare le varie situazioni.
L’Ansia diventa un’emozione disfunzionale quando rimane costante la preoccupazione anche aldilà della situazione attivante! Tra i più diffusi vi è il disturbo d'Ansia Generalizzata (DAG), caratterizzato dalla presenza di sintomi sul piano psichico e fisico non legati ad un evento o a una situazione specifica, ma appunto “generalizzati”.
Victor Hugo scrisse:
“Ma nonostante avesse tanti motivi per prendere la vita allegramente, messer Robert d’Estouteville la mattina del 7 gennaio 1482 s’era destato imbronciato e di nerissimo umore. Perché? Non lo sapeva nemmeno lui.”
L’umore è come una “lente” attraverso cui percepiamo il mondo, le situazioni e i pensieri quindi li valutiamo in base al colore che ha la lente.
La depressione, ad esempio,
porta l’individuo a provare sensazioni molto negative, pessimistiche, di sconforto e difficoltà ad affrontare il carico della vita di tutti i giorni. Non si prova più piacere a fare le cose che prima catturavano il proprio interesse, tutto diventa nero, i pensieri sono sempre rivolti verso la tristezza, la vita è vista come qualcosa di brutto.
L’obesità è una malattia sempre più diffusa nella popolazione mondiale, in Italia, che fino a qualche decennio fa contava pochissimi casi di grandi obesi, sta accelerando l’incidenza nella popolazione (dati ISTAT 2015 si stima il 35,3% della popolazione adulta sia in sovrappeso e il 9,8% sia obesa). Il primato più deludente del nostro paese è che possiede il più alto tasso di obesità infantile e adolescenziale dell’Europa (10.2% a 8-9 anni), che persiste nel 70% dei casi nell'età adulta, con aumento del rischio di malattie cardiovascolari, metaboliche, tumorali e ripercussioni a livello psicologico.
Sono molti fattori che determinano la condizione di sovrappeso: endocrini, genetici, patologie croniche (diabete), patologie associate (sindrome di Prader-Willi), farmaci, dieta ipercalorica, sedentarietà e fattori psicologici, fattori socio-economici.
Cosa può il sostegno psicologico nei casi di obesità?