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Obesita e Sostegno Psicologico

Dott.ssa Virgilia Crescenzi • 7 maggio 2024

L’obesità è una malattia sempre più diffusa nella popolazione mondiale, in Italia, che fino a qualche decennio fa contava pochissimi casi di grandi obesi, sta accelerando l’incidenza nella popolazione (dati ISTAT 2015 si stima il 35,3% della popolazione adulta sia in sovrappeso e il 9,8% sia obesa). Il primato più deludente del nostro paese è che possiede il più alto tasso di obesità infantile e adolescenziale dell’Europa (10.2% a 8-9 anni), che persiste nel 70% dei casi nell'età adulta, con aumento del rischio di malattie cardiovascolari, metaboliche, tumorali e ripercussioni a livello psicologico.


Sono molti fattori che determinano la condizione di sovrappeso:

  • endocrini;
  • genetici;
  • patologie croniche (diabete);
  • patologie associate (sindrome di Prader-Willi);
  • farmaci;
  • dieta ipercalorica;
  • sedentarietà;
  • fattori psicologici;
  • fattori socio-economici.

 

Cosa può il sostegno psicologico nei casi di obesità?


Nel caso in cui la persona vuole migliorare la sua condizione:


  • Come primo step, discriminare se nel soggetto è presente anche un Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA), poiché potrebbe aggravare e mantenere il sovrappeso, valutare la presenza di quali sono i fattori psicologici ed emotivi che mantengono lo stile alimentare disfunzionale;
  • Secondo step, dopo la valutazione si può iniziare un percorso di psicoterapia che ha l’obiettivo di motivare al cambiamento dello stile di vita, migliorare i sintomi emotivi e sostenere la persona in caso di difficoltà.


Il percorso di cura ha necessariamente bisogno di un’equipe che si occupi delle mutlicronicità legate all’obesità (medico endocrinologo, dietista, nutrizionista e psichiatra oltre che lo psicologo).

CONTATTAMI
Autore: Dott.ssa Virgilia Crescenzi 7 maggio 2024
Victor Hugo scrisse: “Ma nonostante avesse tanti motivi per prendere la vita allegramente, messer Robert d’Estouteville la mattina del 7 gennaio 1482 s’era destato imbronciato e di nerissimo umore. Perché? Non lo sapeva nemmeno lui.” L’umore è come una “lente” attraverso cui percepiamo il mondo, le situazioni e i pensieri quindi li valutiamo in base al colore che ha la lente. La depressione , ad esempio, porta l’individuo a provare sensazioni molto negative, pessimistiche, di sconforto e difficoltà ad affrontare il carico della vita di tutti i giorni . Non si prova più piacere a fare le cose che prima catturavano il proprio interesse, tutto diventa nero, i pensieri sono sempre rivolti verso la tristezza, la vita è vista come qualcosa di brutto. E’ un tunnel che non finisce mai e si mantiene così. Aaron Beck psicoterapeuta cognitivo comportamentale cercò di concettualizzare la depressione determinandone gli schemi di funzionamento e fattori di mantenimento, questo lo portò a capire come affrontare la Depressione attraverso la terapia CBT e questo rese possibile migliorare la sintomatologia della depressione fino ad una remissione dei sintomi. Attualmente la terapia Cognitivo- Comportamentale viene considerata la terapia standard d’eccellenza per cura della depressione.
Disturbi d'Ansia - come gestirla e renderla
Autore: Dott.ssa Virgilia Crescenzi 7 maggio 2024
Nel linguaggio comune, spesso si tende a definire ‘ansia’ un’emozione negativa dal momento che essa sembrerebbe limitare e compromettere la qualità della vita della persona e del suo intero sistema familiare. In realtà, l’ansia ‘buona’ o fisiologica è quella reazione adattiva che mobilita tutte le risorse psicofisiche e cognitive dell’individuo, predisponendolo ad affrontare le varie situazioni.
DISTURBI DI PERSONALITÀ O DP
Autore: Dott.ssa Virgilia Crescenzi 7 maggio 2024
Modalità di comportamento, pensiero che assumono posizioni rigide e disfunzionali e che possono causare problemi interpersonali, inadeguate capacità di coping e sofferenza per tutto l’arco di vita.
Disturbo del comportamento alimentare o dca
Autore: Dott.ssa Virgilia Crescenzi 7 maggio 2024
Disturbi del Comportamento Alimentare (o DCA), sono classificati in: Anoressia Nervosa (AN); Bulimia Nervosa (BN); Disturbo da Alimentazione Incontrollata (DAI); Disturbo da evitamento/restrizione dell’assunzione di cibo (ARFID), Ortoressia e Vigoressia.
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